Buche ovunque. Nel com-parto di via Anna Frank lo stato di degrado degli asfalti non fa che peggiorare, anche se ogni anno sembra quello buono per rifare il manto stradale (intervento a carico in parte del pubblico e in parte dei privati in base a convenzione).

Intanto gli unici cartelli posti in bella vista all’ingresso dell’area non sono quelli che recitano “lavori in corso”, bensì “attenzione, strada dissestata”. Un biglietto da visita originale per le attività che operano nello storico comparto lungo la via Emilia. Eppure basta fare poche centinaia di metri fra le vie di quella stessa zona per sbucare in via Galimberti e imboccare un’ala più nuova: un’area di espansione dello stesso comparto, dove le strade versano in buone condizioni e l’ingresso dei mezzi dalla via Emilia è stato reso agevole da una canalizzazione.

Si tratta di un’ala, che si sviluppa poi in via Natoli, in cui negli ultimi anni hanno preso forma nuovi capannoni, in parte rimasti vuoti (come l’asta che corre fronte via Emilia da dove sono visibili i cartelli “vendesi”) e in parte riempiti da nuove attività. Proprio in questo comparto troviamo una realtà giovane e dinamica. Si tratta di Enenso, società nata nel 2008 dalla volontà di Carmine Testa e Massimo Sgariboldi, specializzata nelle attività che garantiscono il buon funzionamento del caldo e del freddo, tramite la buona manutenzione degli impianti.

“Ci siamo insediati qui nel 2010 – racconta Sgariboldi – abbiamo scelto questo stabile perché avevamo bisogno di un posto in cui collocare sia gli uffici che il magazzino con margini per allargarci”. Sul comparto Sgariboldi aggiunge: “Sorge lungo la via Emilia, l’accesso all’area dalla nostra parte è comodo anche per gli autocarri, la strada è ben asfaltata ed ora è anche arrivata la fibra la cui “potenza” si potrebbe forse aumentare”.

In via Allende però è Mario Bernasconi (dell’omonima ditta di lavorazione metalli) a osservare i problemi dell’ala storica del comparto: “Le buche sono evidenti e rappresentano un problema per le aziende ma anche per gli anziani o le persone in difficoltà, inoltre il servizio di pulizia non è efficace: credo che bisognerebbe prestare attenzione ai comparti produttivi come questo che danno lavoro pieno a una sessantina di persone”. Eppure fra le voragini nell’asfalto e fra i rifiuti disseminati all’ingresso di via Anna Frank stanno sorgendo nuove attività: una nota pizzeria ha aperto i battenti nell’ex Insonnia e un nuovo discount sorgerà in quel “giardino” alle spalle della Sivam, ora racchiuso da un cancello a cui ci avviciniamo, stando però ben attenti a dove mettiamo i piedi fra erba alta, rifiuti e una roggia a pochi passi.

15 dicembre 2017 – Il Cittadino